martedì 19 novembre 2013

Se non volete diventare delle future ex, non dovrete MAI...


Criticare sua madre


A qualunque razza aliena appartenga la genitrice, dovrete sempre e comunque far finta di apprezzarla, e ringraziarla continuamente per aver messo al mondo un essere così speciale come il suo adorato bambino. Lei sarà sempre meglio di voi. Cucinerà meglio, terrà meglio la casa, si prenderà cura dei familiari come voi non saprete mai fare. Consolatevi: se avete generato un figlio maschio, un giorno potrete rifarvi sull’ignara disgraziata che in futuro prenderà il vostro posto nel cuore dell’innocente e inconsapevole creatura.

Criticare gli amici


Puzzano. Sono rozzi e ignoranti. C’hanno pure provato mentre lui non era presente. Anche se al loro confronto una cimice ha più possibilità di vincere il Nobel per la fisica, per il vostro compagno incarneranno sempre i “migliori anni della sua vita”, quando, libero e leggiadro, svolazzava di ragazza in ragazza perché ‘allora sì, che era un gran figo’. Mica come adesso. Perché siete voi che l’avete ridotto così. Inconsciamente o meno, lui vi imputerà l’orrendo crimine di avergli fatto abbandonare una vita “divertentissima” (fa niente se era sempre solo come un cane e siete stata l’unica a muovervi a pietà nei suoi confronti; secondo la sua opinione, c’erano sempre sciami di donne a disposizione giorno e notte) per un’altra esistenza fatta solo di impegno, responsabilità e doveri. Così, ogni tanto sentirà il bisogno di andare a fare la “partitella” con gli amici. Poi starà a voi sopportare settimane di piagnistei a causa di menischi rotti, legamenti sfilacciati, caviglie distorte e schiene bloccate.

Criticare il suo lavoro


Peccato mortale. La madre di tutte le critiche. Sulla mamma o sugli amici potrà anche sorvolare, ma sul lavoro no, perché lui è quello che fa; si identifica totalmente con la sua professione. Anche se dovesse fare il raccoglitore di merde di cane nei parchi cittadini o il venditore porta a porta di granaglie per criceti celiaci, e voi invece siete a capo di una multinazionale che esporta armi negli Stati Uniti, lui si considererà sempre il capofamiglia. E siategli riconoscenti se porta a casa 800 euro al mese, compresi gli straordinari.

Criticare le sue prestazioni sessuali


Lui si considera un vero stallone: bravo a letto, amante tenero ma virile e sempre all’altezza della situazione. Guai a dirgli che ce l’ha troppo piccolo (le dimensioni contano eccome, e le donne che affermano il contrario mentono spudoratamente perché hanno un compagno col pisello da undicenne poco sviluppato) o che, quanto a passionalità e verve, potrebbe fare concorrenza a una mummia egizia. Per non parlare delle tecniche di seduzione, al cui confronto quelle di un orango delle foreste equatoriali appaiono senz’altro più raffinate. Ecco: non si tratta solo di simulare un orgasmo - cosa del resto relativamente semplice - ma fingere anche di non provare noia o desolazione per il loro approccio alla “vieni qui che ti tappo un buco”, mentre in realtà trovereste più eccitante guardare una puntata di “Porta a porta” con la Zanicchi e Giulio Tremonti che parlano delle aliquote Irpef (oltretutto, con la Zanicchi più competente di Tremonti).

                                       

Criticare i suoi hobby e passatempi


Lui adora fare buchi nel muro con il nuovo trapano a 48 punte? Si diverte a piallare nel vostro tinello assi di legno per poi farne cassette della posta da sistemare sul ballatoio? Si compiace della sua nuova passione per la gastronomia, lasciandovi la cucina devastata come se fosse passato l’uragano Katrina? Uccidetelo. Non c’è altra soluzione, a meno di non regalargli un set completo per ricamare a punto croce, convincendolo col fatto che anche un vero uomo come Arnold Shwarzenegger si è convertito al tricot e alla passamaneria. Se poi vi accorgete che continua a giocare al piccolo idraulico, sbattendosene dei danni che provoca togliendo vecchie guarnizioni senza sostituirle con quelle nuove, convertitevi anche voi al bricolage: trasformatevi in un’aspirante antennista e fategli sparire le immagini della partita un attimo prima che la sua squadra del cuore segni il gol della vittoria; vedrete che ridimensionerà di colpo le sue velleità da hobbista della mutua.

Denigrare il suo sport preferito


In genere, la domenica gli uomini entrano in uno stato di eccitazione mentale di gran lunga superiore a quello che potrebbe provocargli la visione del paginone centrale di Playboy. Ci sono infatti le partite di calcio, e la sua squadra gioca in casa con la prima in classifica. Ecco che, improvvisamente, vi spingerà solerte ad andare al cinema, uscire con le amiche, trombare con il vicino di casa o passare il pomeriggio al centro commerciale in compagnia della sua carta di credito. Fintanto che il pomeriggio trascorre tra prepartita, partita, post-partita, gol, moviole, processi, appelli, commenti e interviste, voi potrete tranquillamente approfittare dell’occasione per comprare la parure di diamanti che sognavate da tempo, intrecciare una relazione con il vostro personal trainer, recarvi in un hammam per fare lo scrub con l’esclusivo guanto chiodato, oppure, semplicemente, dormire. Tanto lui non si accorgerà di niente.

Parlare di politica


È assodato che per lui non capite un cazzo di decreti legge, finanziarie, inciuci, alleanze, strategie elettorali e programmi di governo. L’ora X, quella in cui lo scoglio da superare sembra insormontabile, è quella delle 20, quando il telegiornale incombe sul passato di verdura coi crostini, momento vieppiù sacro quasi quanto i suoi venti minuti giornalieri trascorsi al cesso a leggere la Gazza o il Sole 24 Ore mentre evacua. Già dai titoli si potrà capire se la cena andrà a buon fine o se il pollo lesso con le patate andrà a rimpolpare gli avanzi del giorno dopo nel classico polpettone da riciclo. Purtroppo, le notizie da incazzatura feroce sono sempre puntuali come la morte, per cui, a prescindere dagli orientamenti politici, sia che tifi per la maggioranza o per l’opposizione, il colpo apoplettico per una nuova palla di Berlusconi o per una nuova tassa di Prodi è sempre in agguato. Che non vi venga mai in mente di contraddirlo mentre sproloquia sull’ultima cagata sparata da Calderoli o l’ennesimo battibecco tra Di Pietro e Mastella, perché alla fine vi ritrovereste a dover negoziare un disarmo unilaterale manco foste a un summit di pace tra Siria e Israele.

Invitare i vostri amici a casa


Potete vederli, ci mancherebbe, ma fuori di casa, perché alla sera il pacchetto all inclusive “divano, dolcetto, telefilm e plaid di lana” è prenotato vita natural durante. Oltretutto, a lui stanno proprio sui coglioni, in particolare la vostra amica del cuore: troppo intellettuale, troppo sofisticata, troppo snob, troppo single, troppo troia. Di fronte all’accusa di essere geloso delle vostre amicizie, lui negherà indignato, salvo poi andare a controllare nella posta elettronica e negli sms ricevuti e inviati eventuali tracce di pettegolezzi su di lui. Perché la verità è che vi vorrebbe in esclusiva, e anche se all’inizio era quasi orgoglioso dei vostri successi nelle relazioni sociali, ora, se potesse, vi tapperebbe in casa come se foste la moglie di un talebano. Sopporta solo di vedervi andare a lavorare giusto perché portate a casa uno stipendio, che a lui fa sempre comodo. Ma non aspettatevi mai che si unisca alla vostra comitiva: i maschi saranno tutti o checche isteriche o marpioni pronti a inchiodarvi sul letto, mentre le donne, o mezze zoccole o cornute. 

Lamentarvi del vostro lavoro


Come osate disturbare quelle due ore di quiete familiare che preludono al suo sonno ristoratore con le paranoie sul vostro capo rompicoglioni o sulla nuova impiegata pronta a tutto pur di scattare di livello? Secondo i suoi imperscrutabili parametri, le vostre beghe di lavoro vanno rigorosamente lasciate fuori dalla porta di casa, abbandonate sullo zerbino insieme alle galoche bagnate di pioggia, mentre al contrario lui si sente in dovere di coinvolgervi nelle proprie disavventure professionali smerigliandovi i testicoli durante “Un posto al sole”. In fondo, il suo lavoro è più importante del vostro, quindi merita una maggiore considerazione, oltre che il vostro sollecito interesse nei confronti dei suoi tormenti dovuti al collega leccaculo che volentieri ammazzerebbe a colpi di risme di carta da 500.

3 commenti:

  1. ah ah ah ... ma tutte queste considerazioni derivano da esperienze dirette??? O sono frutto di luoghi comuni appresi in anni di pettegolezzi sorseggiando un tè caldo in pomeriggi invernali mentre la pioggia bussa ai vetri appannati ? Mi piacerebbe confrontarmi su ognuno dei punti elencati.. magari davanti ad una cioccolata calda fumante..

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  2. hai ricevuto la mia risposta che ho mandato dal cellulare?

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  3. .....no... la sola risposta è che finalmente hai prevalso su ruzzle !!!!

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