Criticare sua madre
A qualunque razza aliena appartenga
la genitrice, dovrete sempre e comunque far finta di apprezzarla, e
ringraziarla continuamente per aver messo al mondo un essere così speciale come
il suo adorato bambino. Lei sarà sempre meglio di voi. Cucinerà meglio, terrà
meglio la casa, si prenderà cura dei familiari come voi non saprete mai fare.
Consolatevi: se avete generato un figlio maschio, un giorno potrete rifarvi
sull’ignara disgraziata che in futuro prenderà il vostro posto nel cuore
dell’innocente e inconsapevole creatura.
Criticare gli amici
Puzzano. Sono rozzi e ignoranti.
C’hanno pure provato mentre lui non era presente. Anche se al loro confronto
una cimice ha più possibilità di vincere il Nobel per la fisica, per il vostro
compagno incarneranno sempre i “migliori anni della sua vita”, quando, libero e
leggiadro, svolazzava di ragazza in ragazza perché ‘allora sì, che era un gran
figo’. Mica come adesso. Perché siete voi che l’avete ridotto così.
Inconsciamente o meno, lui vi imputerà l’orrendo crimine di avergli fatto
abbandonare una vita “divertentissima” (fa niente se era sempre solo come un
cane e siete stata l’unica a muovervi a pietà nei suoi confronti; secondo la
sua opinione, c’erano sempre sciami di donne a disposizione giorno e notte) per
un’altra esistenza fatta solo di impegno, responsabilità e doveri. Così, ogni
tanto sentirà il bisogno di andare a fare la “partitella” con gli amici. Poi
starà a voi sopportare settimane di piagnistei a causa di menischi rotti,
legamenti sfilacciati, caviglie distorte e schiene bloccate.
Criticare il suo lavoro
Peccato mortale. La madre di tutte
le critiche. Sulla mamma o sugli amici potrà anche sorvolare, ma sul lavoro no,
perché lui è quello che fa; si identifica totalmente con la sua
professione. Anche se dovesse fare il raccoglitore di merde di cane nei parchi
cittadini o il venditore porta a porta di granaglie per criceti celiaci, e voi
invece siete a capo di una multinazionale che esporta armi negli Stati Uniti,
lui si considererà sempre il capofamiglia. E siategli riconoscenti se porta a
casa 800 euro al mese, compresi gli straordinari.
Criticare le sue prestazioni sessuali
Lui si considera un vero
stallone: bravo a letto, amante tenero ma virile e sempre all’altezza della
situazione. Guai a dirgli che ce l’ha troppo piccolo (le dimensioni contano
eccome, e le donne che affermano il contrario mentono spudoratamente perché
hanno un compagno col pisello da undicenne poco sviluppato) o che, quanto a
passionalità e verve, potrebbe fare concorrenza a una mummia egizia. Per non
parlare delle tecniche di seduzione, al cui confronto quelle di un orango delle
foreste equatoriali appaiono senz’altro più raffinate. Ecco: non si tratta solo
di simulare un orgasmo - cosa del resto relativamente semplice - ma fingere
anche di non provare noia o desolazione per il loro approccio alla “vieni qui
che ti tappo un buco”, mentre in realtà trovereste più eccitante guardare una
puntata di “Porta a porta” con la Zanicchi e Giulio Tremonti che parlano delle
aliquote Irpef (oltretutto, con la Zanicchi più competente di Tremonti).
Criticare i suoi hobby e passatempi
Lui adora fare buchi nel muro con
il nuovo trapano a 48 punte? Si diverte a piallare nel vostro tinello assi di
legno per poi farne cassette della posta da sistemare sul ballatoio? Si
compiace della sua nuova passione per la gastronomia, lasciandovi la cucina
devastata come se fosse passato l’uragano Katrina? Uccidetelo. Non c’è altra
soluzione, a meno di non regalargli un set completo per ricamare a punto croce,
convincendolo col fatto che anche un vero uomo come Arnold Shwarzenegger si è
convertito al tricot e alla passamaneria. Se poi vi accorgete che continua a
giocare al piccolo idraulico, sbattendosene dei danni che provoca togliendo
vecchie guarnizioni senza sostituirle con quelle nuove, convertitevi anche voi
al bricolage: trasformatevi in un’aspirante antennista e fategli sparire le
immagini della partita un attimo prima che la sua squadra del cuore segni il
gol della vittoria; vedrete che ridimensionerà di colpo le sue velleità da
hobbista della mutua.
Denigrare il suo sport preferito
In genere, la domenica gli uomini
entrano in uno stato di eccitazione mentale di gran lunga superiore a quello
che potrebbe provocargli la visione del paginone centrale di Playboy. Ci sono
infatti le partite di calcio, e la sua squadra gioca in casa con la prima in
classifica. Ecco che, improvvisamente, vi spingerà solerte ad andare al cinema,
uscire con le amiche, trombare con il vicino di casa o passare il pomeriggio al
centro commerciale in compagnia della sua carta di credito. Fintanto che il
pomeriggio trascorre tra prepartita, partita, post-partita, gol, moviole,
processi, appelli, commenti e interviste, voi potrete tranquillamente
approfittare dell’occasione per comprare la parure di diamanti che sognavate da
tempo, intrecciare una relazione con il vostro personal trainer, recarvi in un
hammam per fare lo scrub con l’esclusivo guanto chiodato, oppure,
semplicemente, dormire. Tanto lui non si accorgerà di niente.
Parlare di politica
È assodato che per lui non capite
un cazzo di decreti legge, finanziarie, inciuci, alleanze, strategie elettorali
e programmi di governo. L’ora X, quella in cui lo scoglio da superare sembra
insormontabile, è quella delle 20, quando il telegiornale incombe sul passato
di verdura coi crostini, momento vieppiù sacro quasi quanto i suoi venti minuti
giornalieri trascorsi al cesso a leggere la Gazza o il Sole 24 Ore mentre
evacua. Già dai titoli si potrà capire se la cena andrà a buon fine o se il
pollo lesso con le patate andrà a rimpolpare gli avanzi del giorno dopo nel
classico polpettone da riciclo. Purtroppo, le notizie da incazzatura feroce
sono sempre puntuali come la morte, per cui, a prescindere dagli orientamenti
politici, sia che tifi per la maggioranza o per l’opposizione, il colpo
apoplettico per una nuova palla di Berlusconi o per una nuova tassa di Prodi è
sempre in agguato. Che non vi venga mai in mente di contraddirlo mentre
sproloquia sull’ultima cagata sparata da Calderoli o l’ennesimo battibecco tra
Di Pietro e Mastella, perché alla fine vi ritrovereste a dover negoziare un
disarmo unilaterale manco foste a un summit di pace tra Siria e Israele.
Invitare i vostri amici a casa
Potete vederli, ci mancherebbe, ma
fuori di casa, perché alla sera il pacchetto all inclusive “divano, dolcetto,
telefilm e plaid di lana” è prenotato vita natural durante. Oltretutto, a lui
stanno proprio sui coglioni, in particolare la vostra amica del cuore: troppo
intellettuale, troppo sofisticata, troppo snob, troppo single, troppo troia. Di
fronte all’accusa di essere geloso delle vostre amicizie, lui negherà
indignato, salvo poi andare a controllare nella posta elettronica e negli sms
ricevuti e inviati eventuali tracce di pettegolezzi su di lui. Perché la verità
è che vi vorrebbe in esclusiva, e anche se all’inizio era quasi orgoglioso dei
vostri successi nelle relazioni sociali, ora, se potesse, vi tapperebbe in casa
come se foste la moglie di un talebano. Sopporta solo di vedervi andare a
lavorare giusto perché portate a casa uno stipendio, che a lui fa sempre
comodo. Ma non aspettatevi mai che si unisca alla vostra comitiva: i maschi
saranno tutti o checche isteriche o marpioni pronti a inchiodarvi sul letto,
mentre le donne, o mezze zoccole o cornute.
ah ah ah ... ma tutte queste considerazioni derivano da esperienze dirette??? O sono frutto di luoghi comuni appresi in anni di pettegolezzi sorseggiando un tè caldo in pomeriggi invernali mentre la pioggia bussa ai vetri appannati ? Mi piacerebbe confrontarmi su ognuno dei punti elencati.. magari davanti ad una cioccolata calda fumante..
RispondiEliminahai ricevuto la mia risposta che ho mandato dal cellulare?
RispondiElimina.....no... la sola risposta è che finalmente hai prevalso su ruzzle !!!!
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