martedì 21 marzo 2017

Due o tre cose che (non) so sull'amore


Diciamoci la verità. Invecchiare fa schifo, la forbice che si restringe sempre di più è qualcosa che annichilisce, il tempo che passa inesorabile sgomenta, perché capisci che si avvicina quatto quatto il momento della resa dei conti. Eppure, avere cinquant’anni, ovvero essere al giro di boa della propria esistenza, ha anche qualche lato positivo. Poca roba, ma c’è. Io, per esempio, credo di capire un po’ meglio la natura umana, prendo certe cose con più filosofia e affronto le mie paure con più determinazione di quanta ne avessi da giovane. 
La mia fortuna è che non mi sono mai posta i grandi quesiti esistenziali, quali per esempio: “Dio esiste?”. “Cosa ci faccio sulla Terra?”. “Qual è il mio scopo nella vita?”. “Perché Paola Perego fa la conduttrice su RAI1?”.
Non ci sono risposte soddisfacenti a queste domande. Se credessi in un dio qualsiasi, o a un’entità superiore, mi ci affiderei serena, sapendo che prima o poi scoprirò la verità. Ma sono una miscredente, mi baso sull’esperienza e penso che il destino non esista. Probabilmente tutto è dovuto al caso. O alle botte di culo, se vogliamo vederla in termini più filosofici. C’è solo una cosa alla quale credo, però. Alla capacità di amare dell’essere umano. L’amore è il vero mistero della vita. Da dove nasce? Come scaturisce? Qual è la causa di questo sentimento? Perché lui o lei invece di un altro o di un'altra? Non c’è scienziato o religioso che possa dare spiegazioni univoche su cosa sia l’amore. Eppure, alla fine, è l’unica cosa che realmente conta. Tutto quello che desideriamo avere. Il resto è il contorno che ci consola dal non amare o dal non essere amati.
Nonostante l’età, non è che ci abbia capito un granché sull’amore, ma provo a dare un mio piccolo contributo.

Innamorarsi è una delle poche cose della vita che noi non possiamo decidere. Possiamo scegliere cosa indossare, cosa mangiare, dove andare in vacanza, che lavoro fare. Ma non possiamo scegliere chi amare. Succede e basta.

Innamorarsi è qualcosa di tremendo e sublime allo stesso tempo, perché l’oggetto del tuo amore diventa la chiave che apre la porta alla felicità o all’infelicità. O a entrambe le cose contemporaneamente.

Le ragioni del cuore non seguono la logica o tutte quelle altre cianfrusaglie moralistiche che ci vengono insegnate. L'amore va dove cavolo pare a lui.

Non esiste la persona giusta o sbagliata di cui innamorarsi. Non esistono motivazioni giuste o sbagliate per innamorarsi. Non esistono motivazioni e basta.

L’amore dev’essere trattato come un malato grave, va curato, seguito costantemente, monitorato, ha momenti di assestamento e ricadute, non può essere lasciato solo neanche un minuto, altrimenti si spegne lentamente.

Il matrimonio o la convivenza non garantiscono la solidità dell’amore, anzi, in genere ne diventano la tomba, perché vengono a mancare i requisiti per mantenere accesa la fiamma. Ovvero la distanza, la mancanza, l’assenza, l’ansia, l’insicurezza e il desiderio di stare insieme. Se sai già che a ogni fine giornata vedrai quella tale persona, più che la fiamma si accenderà il lumino dei morti.

L’amore a volte è illusorio, è come una promessa non mantenuta, ti sembra di afferrarlo ma si dilegua appena lo tocchi.

L’amore eterno non esiste perché non si vive in eterno.

L'amore è egoista e se ne sbatte delle conseguenze.

L’amore non corrisposto non è vero amore, perché si nutre solo di fantasie che non si tradurranno mai in realtà.

L’amore non può essere associato all’abitudine. Le esigenze cambiano, noi cambiamo, e se la persona al nostro fianco non vede queste trasformazioni e dà per scontato il nostro sentimento, inevitabilmente non farà altro che allontanarci sempre di più.

Quando l’amore dell’altro si esaurisce, assistiamo impotenti e distrutti alla sua fine, ma non possiamo fargliene una colpa. L’amore non si può imporre, non possiamo tenere legate a noi persone che non ci amano più. Oltre che umiliante, è controproducente per la propria vita.

Le minestre riscaldate sanno di rancido.

Il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’assenza d’amore.

L’amore spazza via ogni certezza e ogni luogo comune. Tutte le convinzioni se ne vanno a farsi friggere, comprese le cose scritte sopra.

2 commenti:

  1. Beh, sai un sacco di cose e non è vero che non ti fai domande esistenziali ��

    RispondiElimina