lunedì 25 novembre 2013

COME GESTIRE GLI ARGOMENTI SCOTTANTI


A volte è meglio evitare alcune questioni antipatiche, ma se proprio non potete farne a meno, sappiate almeno a cosa andate incontro.

La sua ex


Argomento quanto mai delicato. Lui è sempre stato un po’ reticente sull’argomento, ma vi ha spesso lasciato credere che fosse una donna sensuale, raffinata, colta, intelligente, di gusto, circondata da un alone di mistero e di fascino che Mata Hari al confronto era una pastorella sarda con la terza elementare; quel suo sguardo velato di nostalgia vi farà imbufalire, ma ricordatevi (potete metterci la mano sul fuoco o scommetterci il vostro stipendio) che la sua ex era sicuramente un cesso disarmante, alquanto stronza e per di più un po’ zoccola. Abbiate fiducia perché, se approfondirete le vostre indagini tra amici e parenti che in passato la frequentavano, scoprirete che il vostro partner è stato cornificato quanto e forse più dell’ultimo fidanzato di Paris Hilton, e che è stato mollato per il classico maranza di periferia, lampadato e con un lavoro da spacciatore di cocaina tagliata con lo zucchero a velo. Il buffo è che continuerete ugualmente a considerarla una rivale e, quando anche voi assurgerete al ruolo di ex, ai suoi occhi non sarete mai meravigliose come l’altra. La nostalgia non è la stessa per tutte.

I figli di primo letto


Ecco un tasto su cui è meglio non battere mai. Perché anche se sono piccoli esseri così mostruosi da farvi desiderare la chiusura definitiva delle tube (in modo da non generare altri simili Rosmary’s baby), sono pur sempre i suoi dolci angioletti. Peccato che li veda una volta ogni quindici giorni e di solito li rifili a voi, dato che lui deve guardare la partita alla tv. E così, ecco che va a farsi benedire l’uscita con le amiche o l’incontro con il personal trainer. Tenete duro: quando sarete finalmente un’ex potrete liberarvi di quei mocciosi, obbligando lui a rimpiangere il giorno in cui non si è infilato il preservativo, “tanto a lui certe cose non succedono”. 

Gli animali domestici


Anche delle innocue bestiole possono essere motivo di discordia all’interno delle dinamiche di coppia. Magari perché voi volete prendere un gatto e lui un cane. Oppure perché voi preferite un barboncino dalle tendenze gay e lui un testosteronico pit-bull da combattimento; o ancora, perché lui i pappagallini nani del Borneo se li cucinerebbe volentieri allo spiedo mentre per voi il suo piccolo e innocuo criceto assomiglia a una pantegana da otto chili e tre, facendovi gridare d’orrore ogni volta che gira come un idiota sulla ruota della gabbietta. E allora, che fare? Se a lui il vostro felino non piace, e per ripicca vi sostituisce i cereali al cioccolato della colazione con i croccantini al tonno e verdure del gatto, voi prendete la sua cagnetta di razza, portatela in un parco malfamato e fatela accoppiare con il cane più bastardo della zona (bastardo non nel senso di uomo, ma nel senso di meticcio). Tornerà a casa dal suo padroncino felice e ingravidata, suscitando in lui la massima disperazione per le conseguenze della torbida relazione; orribili cuccioli a metà tra dei san Bernardo e dei pechinesi, che non si riuscirebbero a rifilare neanche a un sordomuto cieco.

Il vostro ex


Il vostro partner ancora non si capacita del fatto che voi siate state con un essere così squallido (secondo il suo imparziale giudizio). Dubiterà della vostra sanità mentale, farà continui confronti tra la sua brillante personalità e la mancanza di spina dorsale del vostro precedente compagno. Uno scontro tra titani. In realtà, la sua è pura finzione: quello che davvero gli interessa è sapere se a letto era un disastro, un’emergenza umanitaria tipo alluvione nel Bangla Desh oppure un iperdimensionato stallone; continuate a rassicurarlo dicendogli che con lui i rapporti sessuali erano una tragedia greca, che vi sareste divertite di più a farvi fare un’estrazione dentaria senza anestesia. Perché ciò che conta è il suo livello di autostima. Più voi gonfiate ipocritamente il suo ego, meno lui si sentirà sminuito, anche se voi purtroppo sapete che al suo confronto il vostro ex sembrava il fratello superdotato di Rocco Siffredi.

Vostra madre


Non è che la odia, ma se venisse spalmata a terra da un rullo compressore lui proverebbe l’orgasmo più soddisfacente della sua inutile vita. Se sua madre è una santa, la vostra è la rappresentante di Lucifero in terra, venuta a portare l’apocalisse nella quieta vita familiare di cui è tanto - e a sproposito - orgoglioso. Perché, secondo una trita mentalità maschile, la suocera porta comunque zizzania, a prescindere dalle situazioni, sempre pronta a criticarlo e a denigrarlo davanti ai vostri occhi. Stereotipi. In realtà, la vostra cara mammina parteggia sempre per la componente maschile della coppia, forse perché le suocere moderne si sentono ancora abbastanza fighe da poter piacere ai mariti delle figlie, quindi entrano in competizione con loro. E non c’è niente di peggio di un’alleanza che lega un genero a una suocera. Una specie di combinazione letale, peggio dell’accoppiata Facchinetti padre e figlio.

Il cinema


Niente da fare. La domenica pomeriggio è il momento critico di tutte le coppie. Infatti, durante la settimana ci si sente come dei Lassie redivivi che agognano il ritorno a casa dopo una giornata di lavoro; al sabato ci si occupa dei mestieri e della spesa grossa all’ipermercato; così, il giorno dedicato al riposo diventa il fatidico banco di prova - il più delle volte fallimentare - per la tenuta psico-fisica della coppia. Basta stare insieme cinque minuti e già non ci si sopporta più. Col passare delle ore si preferirebbe essere in compagnia di Jack lo Squartatore o del mostro di Milwakee, pur di provare un briciolo di emozione. Se poi voi, di solito maggiormente desiderose di uscire e di fare qualcosa in coppia (che non sia lobotomizzarsi il cervello davanti alle partite di calcio o alle varie domeniche in-sopportabili) gli fate la fatidica domanda, ecco che va in crisi. Perché a lui del cinema, dei film, della cultura, non glie ne frega una mazza. A meno che non si tratti dei film cul-t anni ’70 con i vari Pierini, Glorie Guide e Lilli Carati, perché allora la sua cul-tura in materia si fa improvvisamente mostruosa, quasi un dizionario Mereghetti vivente. E a nulla valgono le vostre suppliche: anche se gli proponete l’ultimo film di Natale o quello con la Ferilli che ha un rapporto lesbo con la Marini, lui preferirà sempre guardarsi un DVD con Pozzetto sul divano di casa sgranocchiando patatine, sognando di essere il buco della serratura da cui si gode la vista del deretano di Nadia Cassini.

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