Milioni di donne nel mondo seguono
questa abominevole e al contempo affascinante soap opera, la cui protagonista,
pur essendo una donna bella, intelligente e di successo, da decenni è
inspiegabilmente innamorata di una mascella antropomorfa. Parlo di Brooke Logan
e Ridge Forrester, la più improbabile coppia mai concepita da mente umana. La
loro vita si svolge in una sorta di circolo vizioso in cui, alternativamente,
lei sta con lui, il padre di lui, il fratello di lui,
il figlio di lui, il cognato di lui
e il bisnonno imbalsamato di lui, col quale talvolta si esibisce in pratiche
sessuali davvero stupefacenti. Al contrario, Ridge (che soffre di un complesso
di Edipo al cui confronto Edipo stesso era un tizio con qualche piccola
incomprensione con la mamma) sta un po’ con lei, con la figlia di lei, la madre
di lei, la nipote di lei e riesce ad avere rapporti sessuali anche con alcuni
ovuli congelati di lei. Chiunque abbia visto almeno una volta questa soap sa
che il suo fascino perverso consiste nella morbosità di rapporti familiari
quasi incestuosi, nella decadente atmosfera pseudo-romantica che caratterizza
la relazione tra i protagonisti anche a distanza di anni (Brooke e Ridge
trombano come due liceali in calore anche dopo vent’anni di tira e molla. Che
sia proprio questo il segreto?) e nei continui e incessanti colpi di scena che
rendono sempre più inverosimile la trama. In realtà, tutte noi vorremmo essere
come Brooke, capaci di suscitare anche a cinquant’anni - o giù di lì - passioni
irrefrenabili, desiderio, brama, lussuria, passione smodata. Peccato che
nell’arco di migliaia di puntate sia stata mollata dal suo mascellone tante di
quelle volte che una donna normale non riuscirebbe nemmeno in dodici reincarnazioni.
Per non parlare dei dieci matrimoni, la metà dei quali con lo stesso uomo.
Parliamoci chiaro: qui da noi si fa già una fatica immane a farsi sposare una
volta sola, figuriamoci dieci! E poi: ve la immaginate una vita piena di
continui colpi di scena, di rivelazioni, di traumi, di neonati che si
trasformano in adolescenti nell’arco di poche puntate (questo non sarebbe male,
in effetti), di genitori che ritornano dalla tomba (questo invece sarebbe
male)? Un vero incubo; eppure, noi sogniamo un uomo che ci faccia vivere
perennemente sull’orlo del baratro, che ci faccia sentire in continua tensione
anche quando
la domenica mattina passiamo
l’aspirapolvere sotto i mobili e lui va a comprare il giornale in previsione di
uno splendido pomeriggio sul divano a guardare la D’Urso. Una vita davvero
insopportabile.
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