giovedì 28 novembre 2013

A NOI DONNE CI HA ROVINATO BEAUTIFUL


Milioni di donne nel mondo seguono questa abominevole e al contempo affascinante soap opera, la cui protagonista, pur essendo una donna bella, intelligente e di successo, da decenni è inspiegabilmente innamorata di una mascella antropomorfa. Parlo di Brooke Logan e Ridge Forrester, la più improbabile coppia mai concepita da mente umana. La loro vita si svolge in una sorta di circolo vizioso in cui, alternativamente, lei sta con lui, il padre di lui, il fratello di lui,
il figlio di lui, il cognato di lui e il bisnonno imbalsamato di lui, col quale talvolta si esibisce in pratiche sessuali davvero stupefacenti. Al contrario, Ridge (che soffre di un complesso di Edipo al cui confronto Edipo stesso era un tizio con qualche piccola incomprensione con la mamma) sta un po’ con lei, con la figlia di lei, la madre di lei, la nipote di lei e riesce ad avere rapporti sessuali anche con alcuni ovuli congelati di lei. Chiunque abbia visto almeno una volta questa soap sa che il suo fascino perverso consiste nella morbosità di rapporti familiari quasi incestuosi, nella decadente atmosfera pseudo-romantica che caratterizza la relazione tra i protagonisti anche a distanza di anni (Brooke e Ridge trombano come due liceali in calore anche dopo vent’anni di tira e molla. Che sia proprio questo il segreto?) e nei continui e incessanti colpi di scena che rendono sempre più inverosimile la trama. In realtà, tutte noi vorremmo essere come Brooke, capaci di suscitare anche a cinquant’anni - o giù di lì - passioni irrefrenabili, desiderio, brama, lussuria, passione smodata. Peccato che nell’arco di migliaia di puntate sia stata mollata dal suo mascellone tante di quelle volte che una donna normale non riuscirebbe nemmeno in dodici reincarnazioni. Per non parlare dei dieci matrimoni, la metà dei quali con lo stesso uomo. Parliamoci chiaro: qui da noi si fa già una fatica immane a farsi sposare una volta sola, figuriamoci dieci! E poi: ve la immaginate una vita piena di continui colpi di scena, di rivelazioni, di traumi, di neonati che si trasformano in adolescenti nell’arco di poche puntate (questo non sarebbe male, in effetti), di genitori che ritornano dalla tomba (questo invece sarebbe male)? Un vero incubo; eppure, noi sogniamo un uomo che ci faccia vivere perennemente sull’orlo del baratro, che ci faccia sentire in continua tensione anche quando
la domenica mattina passiamo l’aspirapolvere sotto i mobili e lui va a comprare il giornale in previsione di uno splendido pomeriggio sul divano a guardare la D’Urso. Una vita davvero insopportabile.

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