venerdì 15 novembre 2013

Manuale "distruzione" per aspiranti o inconsapevoli ex


La mia considerazione per la categoria maschile è crollata definitivamente nel 1983, quando il ragazzo che frequentavo a tempo perso mi fulminò con queste parole: “Ti devo ringraziare di cuore, perché da quando sto con te ho capito che sono ancora innamorato della mia ex”.
Da quel momento mi sono trasformata in una femmina sospettosa e paranoica.
In particolare, non mi fido più delle mie capacità di giudizio. Ogni volta che un uomo si avvicina a me, penso sempre che ci sia un secondo fine. Che cretina. Solo da poco ho realizzato che per gli uomini, quello che noi consideriamo secondo fine (cioè trombarci), in realtà è il loro primo fine, esplicito, palese e conclamato. Siamo noi che abbiamo un secondo fine nei loro confronti, ovvero quello di volerci accasare a tutti i costi. Se per una volta nella vita noi donne provassimo a ragionare con la loro testa, che si trova un po’ più a sud rispetto a dove siamo abituate a immaginare, la nostra esistenza si semplificherebbe di molto. Anche per noi, come per loro, le esigenze basilari sarebbero: mangiare, bere, espletare i bisogni corporali e fare sesso. Quattro cose semplici e pulite (a parte forse una di queste quattro voci; ognuno scelga secondo i propri gusti). Per fortuna, però, ci pensiamo da noi a rendere la nostra vita più interessante e complicata di quanto già non sia. Facciamoci caso: a noi donne piacciono le fiction, le telenovelas, le soap opera; e non perché siamo delle inguaribili romantiche - non solo, almeno. Soprattutto, perché tendiamo a complicare le cose, a renderle più intricate e ricche di retroscena. Altrimenti non ci “divertiamo”, che in gergo femminile corrisponde a “soffrire come un cane”. Agli uomini piace guardare lo sport: due fazioni che combattono, c’è chi perde e c’è chi vince, niente sfumature, niente complicazioni. Gli uomini sono più noiosi, meno interessanti, eppure sono mediamente più soddisfatti e felici.
Non vogliono menate. Le donne sì e, se non ci sono, se le creano. D’altra parte, gli uomini si sono sempre considerati il sesso forte, quello superiore, mentre noi siamo il sesso debole, quello inferiore. Forse è vero, ma esclusivamente per il fatto che, come posizione geografica, il pene dell’uomo è un po’ più a nord e la vagina della donna un po’ più a sud. Tutto questo mi ha portato a fare una considerazione: chissà quante altre rappresentanti del genere femminile, proprio come me, hanno vissuto esperienze mortificanti per la propria autostima. Donne che avvertono dentro di sé, più o meno consapevolmente, svilupparsi infingardo il morbo incurabile dell’ex. Perché tutte le storie (tranne rare eccezioni, ancora oggetto di studio presso prestigiosi gruppi di ricerca scientifica) sono destinate a fallire; ed è bene prepararsi per tempo.

P.S. Ogni fatto, luogo, frase, episodio, circostanza, aneddoto sono del tutto precisi e documentabili.

4 commenti:

  1. si potrebbe anche intitolare "donne che non conoscono gli uomini (o sono interessate soltanto a quelli descritti)"

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  2. ahahah giusta osservazione :-)
    Ma infatti, è evidentemente un'esasperazione di un modello sia femminile che maschile, tutto però giocato sul filo dell'ironia. Niente cattiveria.

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    1. Il mio intento è solo quello di far sorridere, e comunque, andando avanti, ce ne sarà anche per noi donzelle :-)

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